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Advergame: quando il gioco diventa marketing interattivo
Advergame: quando il gioco diventa marketing interattivo
2 minuti di lettura - Scritto da Leonardo Benecchi
advergame
marketing
condivisione
giochi



Cos’è un advergame e come funziona
Nel panorama della comunicazione digitale, l’advergame è una delle strategie più creative e coinvolgenti per connettere un brand al proprio pubblico. Non si tratta solo di un videogioco, ma di un’esperienza interattiva costruita attorno a un messaggio di marketing, in cui l’utente diventa parte attiva della narrazione.
In un mondo in cui l’attenzione è la risorsa più preziosa, integrare la pubblicità direttamente nel gameplay consente alle aziende di superare le barriere della pubblicità tradizionale e creare un legame più autentico con il consumatore.
La parola “advergame” nasce dall’unione di advertising (pubblicità) e game (gioco).
Si tratta di un videogioco progettato appositamente per promuovere un marchio, un prodotto o un servizio, rendendo il brand parte integrante dell’esperienza di gioco.
Gli advergames possono assumere diverse forme:
Giochi online gratuiti ospitati sul sito del brand.
App mobile scaricabili dagli store digitali.
Esperienze in piattaforme social o mondi virtuali come Roblox, Fortnite o Decentraland.
Mini-giochi integrati in campagne web o offline (QR code, contest, eventi).
L’obiettivo è unire intrattenimento e promozione, così che l’utente ricordi il brand non per l’interruzione pubblicitaria, ma per il divertimento provato.
Nel panorama della comunicazione digitale, l’advergame è una delle strategie più creative e coinvolgenti per connettere un brand al proprio pubblico. Non si tratta solo di un videogioco, ma di un’esperienza interattiva costruita attorno a un messaggio di marketing, in cui l’utente diventa parte attiva della narrazione.
In un mondo in cui l’attenzione è la risorsa più preziosa, integrare la pubblicità direttamente nel gameplay consente alle aziende di superare le barriere della pubblicità tradizionale e creare un legame più autentico con il consumatore.
La parola “advergame” nasce dall’unione di advertising (pubblicità) e game (gioco).
Si tratta di un videogioco progettato appositamente per promuovere un marchio, un prodotto o un servizio, rendendo il brand parte integrante dell’esperienza di gioco.
Gli advergames possono assumere diverse forme:
Giochi online gratuiti ospitati sul sito del brand.
App mobile scaricabili dagli store digitali.
Esperienze in piattaforme social o mondi virtuali come Roblox, Fortnite o Decentraland.
Mini-giochi integrati in campagne web o offline (QR code, contest, eventi).
L’obiettivo è unire intrattenimento e promozione, così che l’utente ricordi il brand non per l’interruzione pubblicitaria, ma per il divertimento provato.
Nel panorama della comunicazione digitale, l’advergame è una delle strategie più creative e coinvolgenti per connettere un brand al proprio pubblico. Non si tratta solo di un videogioco, ma di un’esperienza interattiva costruita attorno a un messaggio di marketing, in cui l’utente diventa parte attiva della narrazione.
In un mondo in cui l’attenzione è la risorsa più preziosa, integrare la pubblicità direttamente nel gameplay consente alle aziende di superare le barriere della pubblicità tradizionale e creare un legame più autentico con il consumatore.
La parola “advergame” nasce dall’unione di advertising (pubblicità) e game (gioco).
Si tratta di un videogioco progettato appositamente per promuovere un marchio, un prodotto o un servizio, rendendo il brand parte integrante dell’esperienza di gioco.
Gli advergames possono assumere diverse forme:
Giochi online gratuiti ospitati sul sito del brand.
App mobile scaricabili dagli store digitali.
Esperienze in piattaforme social o mondi virtuali come Roblox, Fortnite o Decentraland.
Mini-giochi integrati in campagne web o offline (QR code, contest, eventi).
L’obiettivo è unire intrattenimento e promozione, così che l’utente ricordi il brand non per l’interruzione pubblicitaria, ma per il divertimento provato.



Perché gli advergames funzionano
Per brand, content creator e aziende, il tasto Repost è una nuova opportunità per aumentare la visibilità e rafforzare la propria community. Ecco alcuni suggerimenti:
Coinvolgimento attivo – L’utente non è spettatore, ma protagonista dell’esperienza, aumentando il tempo di interazione con il brand.
Memorabilità del messaggio – Un’azione vissuta e giocata resta più impressa di un messaggio passivo.
Viralità – I giochi online sono facilmente condivisibili, incentivando il passaparola.
Dati e insight – Durante il gioco, le aziende possono raccogliere dati utili (previo consenso) sulle preferenze e i comportamenti degli utenti.
Esempi famosi di advergame
Chex Quest – Videogioco anni ’90 distribuito all’interno delle scatole di cereali Chex, remake del celebre Doom in chiave family-friendly.
Nike React Land – Un’esperienza interattiva nei negozi Nike in cui, correndo su un tapis roulant, si controllava un avatar in un videogioco.
Burger King – Sneak King – Gioco per Xbox in cui il protagonista, il “Re” di Burger King, doveva sorprendere le persone consegnando panini.
Coca-Cola Happy Factory – Un puzzle game online che univa meccaniche semplici e branding immersivo.
Con l’espansione del metaverso, della realtà aumentata e delle tecnologie immersive, gli advergames stanno diventando ancora più sofisticati e integrati.
Non sono più solo mini-giochi web, ma esperienze multi-piattaforma capaci di collegare eventi fisici e virtuali, generare community e trasformare il pubblico in veri ambasciatori del brand.
In sintesi: l’advergame è una leva di marketing che unisce creatività, tecnologia e storytelling. Non interrompe l’esperienza dell’utente, la arricchisce. E quando il gioco è ben progettato, il brand diventa parte naturale del divertimento.
Per brand, content creator e aziende, il tasto Repost è una nuova opportunità per aumentare la visibilità e rafforzare la propria community. Ecco alcuni suggerimenti:
Coinvolgimento attivo – L’utente non è spettatore, ma protagonista dell’esperienza, aumentando il tempo di interazione con il brand.
Memorabilità del messaggio – Un’azione vissuta e giocata resta più impressa di un messaggio passivo.
Viralità – I giochi online sono facilmente condivisibili, incentivando il passaparola.
Dati e insight – Durante il gioco, le aziende possono raccogliere dati utili (previo consenso) sulle preferenze e i comportamenti degli utenti.
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Nike React Land – Un’esperienza interattiva nei negozi Nike in cui, correndo su un tapis roulant, si controllava un avatar in un videogioco.
Burger King – Sneak King – Gioco per Xbox in cui il protagonista, il “Re” di Burger King, doveva sorprendere le persone consegnando panini.
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Con l’espansione del metaverso, della realtà aumentata e delle tecnologie immersive, gli advergames stanno diventando ancora più sofisticati e integrati.
Non sono più solo mini-giochi web, ma esperienze multi-piattaforma capaci di collegare eventi fisici e virtuali, generare community e trasformare il pubblico in veri ambasciatori del brand.
In sintesi: l’advergame è una leva di marketing che unisce creatività, tecnologia e storytelling. Non interrompe l’esperienza dell’utente, la arricchisce. E quando il gioco è ben progettato, il brand diventa parte naturale del divertimento.
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Coinvolgimento attivo – L’utente non è spettatore, ma protagonista dell’esperienza, aumentando il tempo di interazione con il brand.
Memorabilità del messaggio – Un’azione vissuta e giocata resta più impressa di un messaggio passivo.
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