Negli ultimi mesi, il mondo degli smartphone sta vivendo un piccolo cambio di prospettiva: il retro del telefono è tornato protagonista.
Con il nuovo Xiaomi 17 Pro, il cosiddetto Magic Black Screen sta facendo parlare tutti.
Ma la domanda sorge spontanea: è davvero un’innovazione utile, o solo una trovata scenica per attirare l’attenzione?
Non è la prima volta che un brand prova a mettere uno schermo anche dietro lo smartphone.
Già nel 2017 il brand Meizu ci aveva provato con un piccolo display AMOLED accanto alla fotocamera.
Il problema?
All’epoca la tecnologia non era pronta: gli schermi consumavano troppo, le funzioni erano limitate e l’effetto era più scenico che reale utilità.
Oggi però, con OLED ultrasottili, processori più efficienti e software meglio integrati, il concept del display posteriore è tornato più maturo e interessante.
A cosa serve nel concreto?
ha diverse funzioni interessanti, tra cui:
Anteprima selfie con le fotocamere posteriori Leica
Notifiche rapide, meteo e orologio sempre visibili
Animazioni e temi personalizzabili
Controlli rapidi (musica, torcia, fotocamera)
Effetto “smart mirror” quando il telefono è a riposo
Ciò che lo sta rendendo un trend è l’esperienza “always-on” che offre, più naturale e intuitiva. La verità però sta nel mezzo, perché Xiaomi è risaputa per le sue genialate di marketing e design aggressivi.È un esempio perfetto di come alcuni brand cerchino di spingersi oltre i limiti del formato classico dello smartphone, pur rischiando di sembrare eccessivi o stupidamente inutili.
Eppure, come accadde per la Dynamic Island di Apple, molte idee che nascono come “gadget” diventano standard nel giro di pochi anni.
Non ci resta che aspettare e vedere come andrà a finire!
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