Stai perdendo clienti senza saperlo? Colpa dell’Effetto Framing

Effetto Framing nel Neuromarketing: come le parole guidano le decisioni d’acquisto

L’effetto framing è una delle leve più potenti del neuromarketing: il modo in cui un’informazione viene “incorniciata” (framed) può influenzare radicalmente le decisioni delle persone, anche se il contenuto di base rimane lo stesso.

Questa tecnica sfrutta i meccanismi cognitivi legati alla percezione e all’emotività, orientando le scelte attraverso la presentazione di un messaggio in termini positivi o negativi, di guadagno o di perdita, di vantaggio o di rischio.

Come funziona l’effetto framing nel neuromarketing

Il cervello umano non valuta le informazioni in maniera neutra: siamo predisposti a reagire in base al contesto emotivo e linguistico in cui i dati ci vengono presentati. Nel neuromarketing, il framing è utilizzato per:

  • Guidare la percezione del valore: un prezzo può sembrare più conveniente se presentato come “sconto del 30%” rispetto a “paghi il 70% del prezzo originale”.

  • Stimolare un’emozione specifica: descrivere un prodotto come “scelto dal 90% dei clienti” genera più fiducia rispetto a “solo il 10% non lo ha scelto”, anche se i dati sono identici.

  • Rendere attraente un rischio: nel settore finanziario o assicurativo, presentare un investimento come “con il 95% di probabilità di successo” produce una risposta più positiva rispetto a “con il 5% di probabilità di perdita”.

A livello neuroscientifico, il framing attiva aree cerebrali legate alla ricompensa (come lo striato ventrale) o alla paura della perdita (come l’amigdala), influenzando così il processo decisionale.

Esempi pratici di effetto framing applicato al marketing

  1. Alimentare la scelta salutare

    • Framing positivo: “Yogurt 0% grassi”

    • Framing negativo: “Yogurt senza grassi aggiunti”
      → Il primo appare più salutare e desiderabile, pur indicando lo stesso concetto.

  2. Prezzi e sconti

    • “Solo 1€ al giorno” invece di “365€ l’anno” per un abbonamento.
      → La cifra giornaliera riduce la percezione di spesa.

  3. Comunicazione nel settore food

    • “Pane fresco ogni mattina” invece di “Pane prodotto oggi”
      → Il primo attiva un’immagine sensoriale più coinvolgente.

  4. Campagne di prevenzione

    • “Con questo esame hai il 90% di possibilità di restare in salute” vs “Se non fai questo esame, rischi il 10% di ammalarti”
      → Il framing positivo spinge all’azione con un approccio rassicurante, quello negativo con la leva della paura.

  5. Vendita di servizi

    • “Il 95% dei clienti è soddisfatto” suona più convincente di “Solo il 5% dei clienti non è soddisfatto”.

Conclusione

Nel neuromarketing, l’effetto framing è uno strumento strategico per influenzare decisioni e percezioni senza alterare i dati reali. La scelta delle parole, del tono e della prospettiva con cui si presenta un’informazione può trasformare un messaggio neutro in una leva persuasiva potentissima.


NON VORREMMO CHE TI PERDESSI QUALCHE PERLA

Stiamo preparando una newsletter seria.

Stiamo preparando una newsletter seria.

Stiamo preparando una newsletter seria.

Per ora non funziona, ma se vuoi puoi lasciarci la tua mail e presto inizieremo a riempirti di spam molesto